Bentrovati a tutti. Riprendo l’attività del blog dopo un periodo di pausa e lo faccio con un post relativo a un nuovo farmaco che dovrebbe entrare in commercio tra la metà e la fine di ottobre: il Letenox.
Per non annoiarvi con preamboli e cappelletti vari preferisco andare subito al sodo. E allora stiamo ai fatti. La M&K, ditta di Padova titolare del brevetto e produttrice di questo nuovo farmaco, ha scelto di usare la rete come volano principale per la propria campagna promozionale. Una decisione che da addetto ai lavori nonché entusiasta sostenitore del web come strumento fondamentale per le nuove campagne di comunicazione non può che suscitare il mio apprezzamento.
Gli ultimi dati relativi al comportamento rispetto alla malattia dimostrano che sempre più gente prima di andare dal medico ha preso la buona abitudine di documentarsi su internet sia sulle patologie sia sulle relative cure in modo da arrivare all’incontro già preparata ed informata. Dunque, ragionando in valore assoluto, una società farmaceutica che sceglie il web come volano per fare conoscere il proprio nuovo gioiello e impronta la campagna di comunicazione pre-lancio su nuove piattaforme come possono essere YouTube (dove è disponibile il video promozionale del Letenox) oppure Facebook (dove sono presenti gruppi d’opinione) riceve da parte mia un bel pollice verso l’alto.
Quanto detto fino ad ora però esiste, ripeto, solo se ragioniamo in valore assoluto. Se invece approfondiamo la conoscenza il pollice comincia, ben presto, a ruotare in senso antiorario. Ecco perché. Dalla documentazione resa disponibile sul sito del Letenox apprendo che si tratta di un farmaco in grado di agire in modo selettivo sulla memoria. Incuriosito dall’argomento inizio a fare una piccola ricerca e trovo una serie di articoli e pubblicazioni che parlano di cancellazione chimica dei ricordi traumatici. In altre parole una pillolina di questo nuovo farmaco sarebbe in grado non di farci dimenticare le brutte esperienze ma di impedire che a queste sia associata una manifestazione di dolore o di sofferenza.
Questo non è un blog di filosofia e non ha la pretesa di esserlo però è chiaro che un prodotto come il Letenox disponibile sul mercato e dunque prescrivibile, non può non sollevare un dibattito di natura etica. Non è forse attraverso i ricordi, belli e brutti, che forgiamo il nostro essere? Non è l’esperienza che condiziona il nostro agire? E’ vero che certe esperienze possono bloccare la normale evoluzione sociale dell’individuo ma è pure vero che in un mondo cinico come il nostro tutto può accadere e tutto può essere reso possibile anche grazie all’uso di certi prodotti.
Come al solito, informatevi e dite la vostra.